Il capitello figurato della collezione Giusti del Giardino a Verona

Luigi Sperti,

pp. 69-77, Figg. 7

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Abstract

Un capitello figurato in marmo di dimensioni monumentali, con tre lati decorati da protomi femminili, va identificato con l’esemplare disegnato nei primi decenni del Cinquecento da Giovanni Caroto per la serie di incisioni destinata ad illustrare il De origine et amplitudine civitatis Veronae di Torello Saraina, e collocato nei pressi della chiesa di Santa Cecilia, a pochi passi da Piazza Erbe. Il tipo risale a modelli della prima età ellenistica, e conosce in età tardorepubblicana e imperiale una certa fortuna, soprattutto in Italia centro-meridionale e nella Gallia del Sud. Le parti superstiti, integrate dalla documentazione grafica, consentono di identificare nelle protomi immagini di Tellus e Cerere, due figure strettamente collegate al culto imperiale. Si ipotizza una provenienza da un importante edificio forense, probabilmente la basilica, e una datazione, in relazione al monumento, in età giulio-claudia.

The monumental figured marble capital preserved in the Giardino Giusti in Verona must be identified with the capital drawn in the sixteenth-century engraving by Giovanni Caroto, from which it appears that it was at that time close to the church of Santa Cecilia, a short distance from the forum of the Roman city. The capital dates to the middle of the 1st century d.C., and shows cornucopias at the corners, and on each side female protomes representing Tellus and Ceres. The provenance, and the relation with a long known inscription allow to attribute the piece to the basilica of the Roman forum.

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