Alessandra Cannataro
Contenuto in: Rivista di Archeologia vol. XL - 2016
pp. 47-57, Tavv. 6
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I pezzi che qui si presentano fanno parte di una collezione privata della quale la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto è venuta a conoscenza nel 2012. La raccolta è stata messa insieme a partire dagli anni Sessanta del Novecento dal prof. Giovanni Rossi, medico originario di Vicenza. È costituita in maggioranza da ceramica e coroplastica magnogreca e siceliota: vasi etrusco-corinzi, vernice nera di produzione etrusca e campana, ceramica a figure nere e rosse, ceramica in stile di Gnathia. Sono presenti anche numerose figurine fittili italiote, italiche e siceliote, vasi di ceramica comune e miniaturistica, vetri e oggetti in metallo e, infine, un certo numero di pseudo-antichi.
The article is based on the analysis of some artifacts coming from a private collection in Padova, which gather a good variety of evidences from the Italic and the Western Greek production. These objects are good examples of Southern-Italy and Sicilian pottery and coroplastic and furthermore they represent a theatrical, comic and satirical, subject. This was the reason for reconsidering some interesting and discussed themes concerning artistic and handicraft production among the Western Greeks: first of all, the relationship between theatre and its iconography, then
the usage, the meaning and the destination both in theatrical and non-theatrical contexts.